Il risanamento di una città va oltre le demolizioni, le bonifiche, le attività di sbaraccamento e l’assegnazione di nuovi alloggi dignitosi alle famiglie aventi diritto. E’ un processo che porta alla riqualificazione ed alla rigenerazione dei territori. In questo contesto si inserisce l’incontro che il sub commissario Marcello Scurria ha avuto con la dirigente dell’istituto scolastico Albino Luciani Grazia Patanè per indicare soluzioni che possano non soltanto riqualificare la zona di Fondo Fucile ma dare servizi alle famiglie.
Nelle scorse settimane gli alunni della scuola Albino Luciani hanno raccontato attraverso temi ed elaborati come vorrebbero il loro quartiere. Sono emersi spunti interessanti e soprattutto il grande desiderio dei bambini di avere spazi verdi, attrezzati, giochi, luoghi da vivere e nei quali trascorrere tempo libero, fare sport. Meno cemento e più alberi.
Nell’ottica di un risanamento non sia soltanto abitativo ma anche sociale e culturale il sub commissario Scurria e la dirigente scolastica Patanè hanno approfondito diverse ipotesi per dare risposte alle famiglie ed agli alunni.
Tra queste la possibilità di utilizzare l’area di via Evemero, dove demolizione delle baracche e bonifica è stata completata, e restituirla al quartiere con un asilo da zero a 6 anni, un progetto su misura per le esigenze delle famiglie e all’altezza dei sogni degli alunni dell’Albino Luciani che chiedono spazi verdi, giochi, luce, luoghi da vivere. Un asilo utile non solo al quartiere ma anche a lavoratori e lavoratrici di tutta la zona, Policlinico compreso.
E’ questa la filosofia che anima l’azione di risanamento: restituire bellezza alla città, cancellare le baracche e sostituirle con spazi verdi.