Risanamento: non solo case ma inclusione sociale. Incontro con MCL Messina

Il sub commissario Marcello Scurria è intervenuto ad un incontro nella sede del Movimento Cristiano Lavoratori sul tema: risanamento opportunità per Messina

Le attività in essere per il risanamento delle baraccopoli di Messina hanno evidenziato come se davvero si vuol lavorare per rendere migliore la città non basta dare nuove case, alloggi dignitosi alle famiglie. Occorre lavorare sul fronte educativo, sociale, sanitario, sulla lotta alle povertà, alla dispersione scolastica e bisogna farlo in sinergia con altri attori del cambiamento. Questo il significato dell’assegnazione delle borse di studio del progetto Risana-Menti, insieme all’Università Telematica Pegaso un’iniziativa nata dall’aver scoperto che su oltre 400 famiglie c’era soltanto una persona con laurea magistrale e tre alla triennale.

Con questo spirito il sub commissario Marcello Scurria ha accolto l’invito del Movimento Cristiano Lavoratori di Messina a partecipare agli “Incontri del lunedì”. Per oltre un’ora nell’affollato salone del MCL di Messina ed anche in collegamento attraverso la piattaforma Meet è stato approfondito il tema del risanamento come opportunità per la città. E’ stato il presidente di MCL Messina Fortunato Romano a sottolineare come il risanamento non sia “solo” un’azione urbanistica ma possa diventare il cuore di un’opera di cambiamento attraverso la collaborazione di più attori ed in particolare il mondo del sociale, del terzo settore, delle cooperative e di quanti lavorano per combattere le povertà e le fragilità economiche a Messina.

Il Movimento, come emerso dai numerosi interventi nel corso dell’incontro, è pronto a dare il proprio contributo in un’azione complessiva che lasci i ghetti ad una logica passata per dare spazio alla piena inclusione sociale. Nel fare una disamina dello stato dell’arte il sub commissario Marcello Scurria ha ribadito come il risanamento non sia una questione squisitamente abitativa e come sia non soltanto necessario ma urgente procedere con un approccio multidisciplinare.

Il risanamento non è un tema che riguarda soltanto l’ufficio commissariale, le baraccopoli, le famiglie, ma riguarda tutta la città. Non c’è soltanto l’aspetto abitativo, ma anche sanitario, sociale, educativo, ambientale- ha detto Marcello Scurria- Rispetto alle 80 baraccopoli individuate, peraltro un caso unico nel mondo perché non sono nelle periferie come accade nelle altre città ma disseminate nelle varie zone anche centrali, siamo 25% del lavoro e siamo consapevoli che è un’operazione complessa che non deve limitarsi all’assegnazione degli alloggi. In questi mesi siamo riusciti a creare un modello Messina che come dichiarato dal presidente della Commissione Parlamentare periferie onorevole Battilocchio può essere replicato in altre realtà. L’obiettivo da affrontare nei prossimi anni è quello dell’inclusione sociale. L’ufficio commissariale è pronto ad ogni forma di collaborazione che vada in questa direzione. Serve trovare uno strumento operativo per lavorare insieme”.